Ulteriori indagini sulla discarica di Scapigliato
Con un ulteriore intervento degli agenti della Guardia di Finanza, le Procure di Firenze e Livorno, che già avevano avviato nei mesi scorsi indagini sulla gestione del percolato nella discarica di Scapigliato, oggi ampliano ulteriormente le indagini sia sul filone del percolato che su un fenomeno di parziale deformazione del versante est della discarica stessa.
Le ipotesi formulate dalle Procure a carico della Società e dei suoi vertici, relativamente all’ipotizzato sversamento doloso, ovvero volontario, di percolato direttamente nel fosso Ripaiolo, che scorre vicino al sito di discarica, sono estremamente gravi ma totalmente prive di fondamento e contrastano con la realtà dei fatti.
Una seconda contestazione è relativa alla presunta “negligenza, imprudenza, imperizia e violazione dell’atto autorizzativo” che avrebbero cagionato per colpa una frana.
Anche in questo secondo caso, la Società respinge fermamente le accuse formulate e ribadisce all’opposto il proprio celere, prudente e tempestivo intervento che ha consentito di arginare il fenomeno all’origine.
La Società ha intercettato immediatamente l’incidente, lo ha monitorato e, attraverso consulenze del più alto livello di competenza disponibili, predisposto e realizzato celeri ed urgenti interventi provvisionali che hanno consentito di contenere la possibile espansione del fenomeno.
Parallelamente è stato predisposto e consegnato agli Enti preposti il progetto di sistemazione strutturale definitivo.
Scapigliato non è la terra dei fuochi.
Scapigliato è una Società pubblica, amministrata e gestita da persone oneste e tecnicamente competenti, secondo i principi della correttezza, della trasparenza e del rispetto dell’ambiente.
Non c’è dubbio che, come in qualsiasi altra attività, si possano presentare, nella gestione di un impianto di queste dimensioni e caratteristiche, complessità e problematiche che presuppongano scelte ed interpretazioni su cui vi possono essere opinioni diverse.
Ed è possibile che vi possano essere anche diversità, sempre fatta salva la buona fede, nell’interpretazione delle centinaia e centinaia di prescrizioni da ottemperare. Ma da questo a ipotizzare azioni come quella dello sversamento volontario del percolato in un torrente, che qualora fossero dimostrate presupporrebbero la presenza di veri atteggiamenti criminali, ce ne passa un bel po’!
Malgrado gli oltre 50, tra controlli e ispezioni, attivati nei confronti di Scapigliato negli ultimi due anni, che non hanno finora accertato nessun tipo di reato, noi continueremo a collaborare con gli Enti di controllo, con la Magistratura e, ovviamente, con le Istituzioni a cui rispondiamo, perché siamo totalmente tranquilli e fiduciosi che la verità dei fatti sia molto più forte delle ipotesi accusatorie.
Rosignano Marittimo, 10/03/2021